La squadra di Pirlo infila la terza vittoria consecutiva e, in attesa del match di domenica a San Siro, si avvicina a -4 dai nerazzurri.
L’Inter non vince da quasi 5 anni contro i bianconeri in Serie A. L’ultimo trionfo dei nerazzurri risale al 18 settembre 2016 e sulla panchina meneghina sedeva l’olandese Frank de Boer. Decisamente un confronto del tutto impari negli ultimi anni in cui la squadra di Torino ha quasi sempre avuto la meglio. Infatti, negli ultimi 15 derby d’Italia – termine coniato negli anni ’60 da Gianni Brera – il dominio juventino è evidente: 8 vittorie, 5 pareggi, 2 sole sconfitte per i bianconeri.
Inter-Juventus: La Classifica
Al contrario di quello che direbbe la classifica le due squadre arrivano all’attesissimo big match con umori e risultati opposti. La vittoria contro il Sassuolo lancia la Juve, con una gara in meno, al quarto posto in solitaria ha recuperato due punti e si è portata a -1 dalla Roma e -4 dai nerazzurri. Nella classifica marcatori, Ronaldo, in una serata decisamente no, trova il gol a trenta secondi dallo scadere e allunga a +3 su Lukaku, salendo a quota 15 gol in campionato.
Il 2021 non è iniziato nel migliore dei modi per i nerazzurri di Antonio Conte che hanno collezionato solo 4 punti in tre gare perdendo terreno dal Milan capolista. L’Inter sembra essere entrata nel vortice della “Maledizione di Gennaio” che negli ultimi anni l’ha sempre allontanata dalla lotta scudetto. Di certo i continui malumori dei tifosi nei confronti del proprio tecnico, la vicenda Eriksen tornata alla ribalta con il ricorso dell’agente contro società ed una fastidiosa ombra che aleggia intorno alla dirigenza potrebbero distrarre e infastidire la squadra dalla rincorsa ai cugini rossoneri. Il Milan, dopo la sconfitta casalinga proprio contro i bianconeri, ha allungato a tre le distanze dalla squadra di Conte e nel prossimo turno potrebbe, con una vittoria a Cagliari, aumentare notevolmente il proprio vantaggio.
Juventus: Madama acciaccata
Per la squadra di Pirlo è piena emergenza. Se dal punto di vista dei risultati il 2021 è iniziato con il migliore dei modi, con il bottino pieno e tre vittorie consecutive, dal lato degli indisponibili il tecnico bianconero avrà gli uomini contati per la sfida contro l’Inter a San Siro.
Fuori i positivi al Covid-19, Cuadrado, Alex Sandro e De Ligt, la Juve perde per infortunio anche Paulo Dybala. L’argentino lo scorso marzo decise l’ultimo derby d’Italia con una magia, ma il dieci bianconero è uscito nel primo tempo contro il Sassuolo, proprio a pochi minuti dall’intervallo. Rimasto a terra, La Joya si è toccato il ginocchio sinistro mentre era visitato dallo staff medico in campo. Cambio obbligato. La Juventus è in ansia per le sue condizioni, sarà valutato dopo la partita con gli accertamenti del caso. Le voci nel post partita parlano di una contusione al ginocchio, tutta da valutare.
Condizioni da valutare anche per McKennie costretto ad abbandonare il campo dopo appena venti minuti per un fastidio muscolare. Sembrava essersi fatto male a fine primo tempo anche Federico Chiesa, per via del brutto intervento che ha provocato il cartellino rosso a Obiang. L’ex viola, nonostante la forte distorsione, è rimasto in campo per quasi tutta la gara.
D’altro canto, una delle note positive della serata per Pirlo è il rientro di Morata, entrato a dieci minuti dalla fine. Vista anche la probabile assenza di Dybala, il recupero dell’attaccante spagnolo è di primaria importanza.
Inter: una maledizione da sfatare
Da 10 anni a questa parte, tra gennaio e febbraio, l’Inter brucia il suo vantaggio con partite anonime precipitando di posizioni in classifica.
Esattamente un anno fa, la squadra era prima con la Juventus dopo una vittoria sul Napoli al San Paolo. Aleggiava la stessa fiducia di altre stagioni in cui l’Inter era prima o seconda e prometteva bene, salvo lasciare punti per strada e perdere le speranze scudetto. Proprio la sconfitta contro la Juventus, all’Allianz Stadium, ridimensionò il cammino dei nerazzurri verso il tricolore, con la squadra di Conte che non riuscì mai a rientrare per infastidire i bianconeri, guidati da Sarri.
L’Inter arriva al derby d’Italia con una situazione molto simile a quella di un anno fa. Dopo otto vittorie consecutive, durante le quali il brontolio è rimasto comunque elevato a causa dell’eliminazione in Champions, i nerazzurri si presentano al big match reduci dalla deludente prova di Marassi contro la Samp e dal pari all’Olimpico contro la Roma che ha trascinato e riacceso diverse scorie da parte dei tifosi nei confronti di Antonio Conte, reo di aver gestito malamente il vantaggio con dei cambi del tutto errati. Sul patibolo un altro ex juventino: Arturo Vidal, acquistato dalla dirigenza nerazzurra per conferire maggiore esperienza alla squadra e portare leadership e mentalità vincente all’interno dello spogliatoio interista.
Ma ad oggi l’acquisto del 23 nerazzurro si è rivelato un vero e proprio fallimento con prove quasi sempre insufficienti ed errori che hanno contribuito in negativo ai risultati della squadra. Chissà che la sfida al proprio passato possa rilanciare e dare la svolta all’avventura di Vidal a Milano.
Una delle note positive è che l’Inter ha il destino nelle sue mani e il potere di poter girare il suo momento, per non dover inseguire anche quest’anno le ragioni di un calo e la caccia ai colpevoli di uno scudetto sfumato.
L’Analisi tattica della partita
Nella sfida di domenica il miglior attacco del campionato – quello nerazzurro con 43 gol – sfiderà la miglior difesa – quella bianconera con soli 16 gol subiti. L’andamento delle ultime gare di entrambe le squadre è stato molto simile a livello tattico, anche se i risultati direbbe tutt’altro.
Sia Inter e Juventus hanno dimostrato che nel momento in cui aggrediscono alto l’avversario con un pressing ordinato e tenendo alto il proprio baricentro, diventano inarrestabili. La squadra di Conte si affida costantemente al lavoro sporco dei due attaccanti – Lukaku e Lautaro – per permettere di attaccare la profondità con l’inserimento e la velocità di Hakimi, un fattore in queste ultime apparizioni con la maglia nerazzurra. Il laterale marocchino è diventato il difensore più prolifico dei top 5 campionati (6 gol).
Nessun dubbio sul 3-5-2 contiano. L’incognita, a livello tattico, sarà la disposizione in campo dei bianconeri. Nella prima parte di campionato la Juventus ha quasi sempre optato per una difesa a tre in fase di costruzione del gioco anche se, nelle ultime apparizioni, per via delle molte assenze, si è adattata ad una difesa a quattro. Quest’ultima opzione comporterebbe il rischio di lasciare nell’1 vs 1 gli attaccanti dell’Inter contro i due centrali bianconeri che nelle ultime uscite hanno dimostrato di non essere al 100% della forma fisica.
Nei big match di questa stagione per i bianconeri è stato fondamentale l’apporto in fase di pressing e costruzione di giocatori come Ramsey e McKennie. Sarà interessante vedere come Pirlo rivisiterà la propria squadra senza l’americano, uscito acciaccato contro il Sassuolo. Il tecnico bianconero potrà però contare su un inspirato Kulusevski che nell’ultimo turno ha regalato, forse, la sua miglior prestazione da quando è alla Juve, e di Federico Chiesa, che quando vede San Siro si trasforma.
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